Giacomo Costantini, Wu Ming2 e Circo El Grito parlano di guerra e nazismo al Teatro Vascello con "L'Uomo calamita"
Debutta in prima nazionale, giovedì 12 dicembre al Teatro Vascello di Roma, L'Uomo calamita, lo spettacolo scritto e diretto da Giacomo Costantini che, fondendo i gesti di un circense con le frasi di un testo e le note di uno spartito, ci racconta di come un supereroe combatte l’assurdità della guerra.
Una fusione tra circo, teatro, musica e letteratura
Tra funambolismi del corpo e della lingua Circo El Grito, gruppo circense di antica tradizione, e il collettivo di ricerca artistico-culturale Wu Ming Foundation, incrociano nuovamente i loro percorsi e le loro competenze in questo straordinario spettacolo di circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura nel quale, tra spericolate acrobazie, colpi di batteria e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2, docente universitario e studioso del rapporto tra circo e letteratura, guida lo spettatore in una vicenda tra storia e fantasia, quella di un circo clandestino durante la seconda guerra mondiale.
Lo spettacolo vuole incarnare come modello di lavoro il dialogo tra il processo di creazione di un dramma circense e la costruzione del soggetto narrativo di un romanzo storico. I due autori si sono confrontati in un fecondo scambio durato due anni: se Giacomo Costantini ha potuto appoggiarsi sugli approfondimenti storici e narrativi del libro in costruzione, Wu Ming 2 man mano che avanzava con la scrittura ha visto concretizzarsi in gesto circense l’universo che stava scrivendo. Anche la musica, interamente eseguita dal vivo, è parte integrante del processo creativo e frutto della collaborazione con il compositore e batterista Fabrizio Baioni Cirro che sfoga sulla sua batteria tutta la rabbia accumulata da quando i nazisti hanno ucciso suo fratello.
Guerra, nazismo e persecuzioni
La cornice ma anche il fulcro narrativo di questa fusione artistica è la storia. Ambientata negli anni della Seconda Guerra mondiale e del nazi-fascismo la drammaturgia si focalizza sull'orrore delle persecuzioni, tra le tante, quella di un gruppo di circensi e altri fenomeni da baraccone dispersi, senza tendone, senza lavoro e ricercati dalla polizia. Con l’aiuto della bambina Lena, useranno i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere il nazi-fascismo
Così L’Uomo Calamita racconta un pezzo di storia tra realtà e fantasia, contamina arte e illusionismo, prova in segreto i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico.
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